2024 | SPECIAL PROJECTS

Abitanti di un altrove. Sandro Chia incontra Axel Munthe

a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio

Villa San Michele, Anacapri

31 ottobre 2024 – 30 marzo 2025

 

Villa San Michele in collaborazione con l’Associazione Il Rosaio – Arte e Cultura Contemporanea,
presenta giovedì 31 ottobre alle ore 18 la mostra Abitanti di un altrove. Sandro Chia incontra Axel
Munthe. Il progetto, a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, nasce come omaggio per celebrare i
75 anni dalla scomparsa della poliedrica figura del medico e scrittore svedese Axel Munthe, attraverso
un nuovo corpus di opere del grande artista italiano – tra i massimi esponenti del movimento della
Transavanguardia – realizzate appositamente per quest’occasione.

Le figure della nuova serie di dipinti di Chia, presentate in un originale progetto espositivo che mette in
stretto dialogo le immagini d’epoca di Munthe ad Anacapri con il corpus di nuove opere dell’artista
italiano, assumono le sembianze di abitanti di un mondo sospeso tra passato e presente, di un altrove
condiviso e immaginifico, impaginato nell’incontro tra la vivacità dei colori delle tempere di Chia e il
bianco e nero delle foto d’epoca su cui, come su una superficie mobile e umbratile, sono poggiate.
Con il loro rimando a un universo ricco di riferimenti storici e iconografici, l’impianto narrativo delle singole
opere dell’artista italiano esprime a pieno il senso di tale incontro a distanza tra Chia e Munthe: il dialogo tra
uomo e natura, la relazione tra universo antropocentrico e dimensione animale, pensate come entità
complementari e in costante dialogo tra loro, convivono nella cornice di un estetismo mai fine a se stesso ma
piuttosto inquadrato come forma di continuo attraversamento del tempo e della storia.

Così, attraverso una sintesi inedita e originale di modernità e tradizione, Chia elegge nell’empireo dei suoi
ideali compagni di sogni e viaggi anche la figura di Axel Munthe, interpretando le atmosfere che circondavano
il medico-scrittore svedese durante la sua lunga permanenza caprese attraverso una carrellata di figure mute,
ieratiche e indolenti ma, al contempo, ironiche e giocose, immerse in un paesaggio di colori forti e vivaci,
connessi alla natura mediterranea dell’isola di Capri.

 

foto: Raffaele Mastroianni